La ionoforesi (letteralmente "trasporto di ioni), è una terapia mediante la quale si introduce un farmaco all'interno del corpo umano attraversando la barriera dell'epidermide utilizzando una corrente galvanica continua.
Questa terapia presenta svariati vantaggi rispetto al tradizionale metodo di assunzione di farmaci per via sistemica. Vengono infatti limitati molti degli effetti collaterali gravanti sui vari organi e sistemi perché, a differenza della somministrazione sistemica ove per garantire l'azione del farmaco esso deve obbligatoriamente raggiungere una concentrazione ematica sufficiente, determinando la presenza all'interno del torrente sanguigno oltre che del farmaco stesso, anche dei metaboliti prodotti dal fegato. Questi ultimi devono poi essere eliminati in vari metodi dal corpo, primo fra tutti attraverso la via renale. A questo effetto si somma il danno secondario provocato dal principio attivo del farmaco ad altri organi, per esempio all'apparato digerente (ad esempio gastriti e gastroduodeniti insorte a causa dei FANS).
Altro vantaggio non trascurabile consiste nella possibilità di applicazione del farmaco direttamente sulla zona da curare.
Ultimo vantaggio è la possibilità di somministrare solo il farmaco nella sua forma ionica, senza eccipienti, che permette di eliminare le reazioni negative e diminuire la quantità di farmaco stesso grazie al legame che si crea con le proteine protoplasmatiche presenti, che allungano l'emivita del principio attivo rispetto al altri metodi di somministrazione.
Il posizionamento del farmaco deve essere effettuato sull'elettrodo corrispondente alla polarità dello stesso, e la placca sulla quale viene applicato il farmaco deve essere posta sulla zona da trattare e distante circa 20/30 cm dall'altra.
La terapia trova la sua applicazione nelle algie derivanti da artrite, artrosi, sciatalgia, lombalgia, cervicalgia, lesioni muscolari.