Trocanterite o borsite trocanterica
Trocanterite o borsite trocanterica
La trocanterite, spesso definita anche borsite trocanterica, è caratterizzata dalla presenza di dolore nella parte superiore esterna della coscia.
Nella maggior parte dei casi il dolore è causato da traumi di minore entità, quali cadute, o da infiammazione dei tessuti della parte esterna superiore della coscia. Recentemente, si è convenuto di descrivere questa problematica come “Sindrome dolorosa del gran trocantere”. Per semplicità, in questo articolo, utilizzeremo il termine “trocanterite”.
Cos'è la trocanterite?
La trocanterite è una condizione dolorosa spesso causata da un’infiammazione o un interessamento dei tessuti posti sopra la prominenza ossea detta gran trocantere nella parte superiore de femore. Tra i tessuti che giacciono sopra il gran trocantere vi sono muscoli, tendini, tessuti fibrosi (fascia) e borse.
La trocanterite viene, a volte, anche definita borsite trocanterica. Questo perché si ritiene che il dolore sia causato dall’infiammazione della borsa che giace sopra il gran trocantere. Una borsa è una sacca contenente liquido che permette di migliorare la scorrevolezza tra superfici diverse. Esistono varie tipologie di borse nel corpo umano che possono infiammarsi in seguito a cause differenti.
Ciononostante, numerose ricerche sottolineano come la maggior parte dei casi di trocanterite siano causate da problematiche ai tessuti muscolari limitrofi, ai tendini o al tessuto fasciale e che l’infiammazione della borsa sia meno frequente. Per questi motivi il termine trocanterite risulta spesso più indicato.
Quanto è comune la trocanterite?
É una condizione comune, maggiormente nel sesso femminile che in quello maschile. Colpisce più spesso persone sopra i 50 anni di età. Malgrado ciò può colpire anche persone giovani, specialmente i corridori. Non è ancora chiaro quante persone sviluppino questa patologia. Un recente studio statunitense svolto su un campione di oltre 3000 persone di età compresa tra 50 e 79 anni ha individuato che la trocanterite risultava presente in quasi 1 donna su 4 (25%) e quasi 1 uomo su 10 (10%).
Cosa causa la trocanterite?
Le cause della trocanterite possono includere:
- Infortuni, come cadute sul fianco a livello dell’anca
- Movimenti ripetitivi che interessano l’articolazione dell’anca come correre e camminare
- Pressione eccessiva o prolungata nell’area dell’anca
- Alcune infezioni (tubersolosi ad esempio) e alcune malattie (gotta ed artrite) possono essere
- associate ad una infiammazione del contenuto sieroso della borsa.
- La presenza di impianti o tessuto cicatriziale nel distretto dell’anca (per esempio, in seguito ad intervento chirurgico nel distretto dell’anca)
- Una differenza di lunghezza tra gli arti inferiori (eterometria)
Quali sono i sintomi della trocanterite?
Il sintomo più comune è rappresentato dal dolore nella parte esterna della coscia nell’area dell’articolazione dell'anca. Molte persone descrivono questo dolore come profondo, che in alcuni casi genera indolenzimento o bruciore. Il dolore può peggiorare col tempo, diventare più intenso quando si è coricati sul fianco, in particolare durante la notte. Inoltre il dolore può peggiorare facendo attività fisica ed il cammino può presentare zoppia.
Come viene diagnosticata la trocanterite?
La diagnosi viene fatta tramite osservazione dei sintomi e valutazione clinica. La pressione dell’area sopra il trocantere potrà risultare molto dolente. Nella maggior parte dei casi non sono necessari esami strumentali per la diagnosi, a meno che il medico sospetti una infezione della borsa (condizione rara). Inoltre, esami come radiografie e risonanza magnetica saranno necessari qualora la diagnosi risulti incerta.
Come si tratta la trocanterite?
In qualche caso, la trocanterite può regredire autonomamente. Più frequentemente, il dolore può perdurare da alcune settimane a diversi mesi.
Diminuire l’attività fisica come correre o camminare per lungo tempo può facilitare il processo di guarigione. Inoltre, al fine di ridurre il dolore, può essere utile:
- L’applicazione di ghiaccio locale (crioterapia) a più riprese durante l’arco della giornata per 10/20 minuti a volta.
- L’assunzione di FANS (farmaci anti infiammatori non steroidei) o di paracetamolo.
- Il calo ponderale, nel caso si sia in sovrappeso.
- Trattamento conservativo riabilitativo
- Iniezioni steroidee o di anestetici locali, nel caso le misure descritte precedentemente non abbiano dato beneficio
Come curare la trocanterite con la fisioterapia
Il cosiddetto “approccio conservativo” rappresenta una scelta assai efficace per la maggior parte dei casi di trocanterite.
Dal punto di vista riabilitativo vengono utilizzate:
- tecniche di massaggio per la muscolatura e i tessuti limitrofi
- terapie fisiche locali quali tecarterapia (diatermia capacitiva e resistiva) e laserterapia ad alta potenza
- onde d’urto focali
- esercizi riabilitativi distrettuali e globali con finalità di riequilibrio, rinforzo ed allungamento.
Nella sezione dedicata alle terapie sono presenti approfondimenti relativamente a:
onde d’urto focali, esercizi rieducativi, laser terapia ad alta potenza, massaggio riabilitativo.